29 giugno 2020
29 giugno 2020

Ore 10:00 - Green Deal europeo: la chiave per un’UE sostenibile e climaticamente neutrale

Parlamento europeo

Il rallentamento delle attività economiche dovuto alla pandemia di COVID-19 ha portato a una riduzione delle emissioni di CO2, ma ha indebolito i paesi europei, che si trovano a dover fronteggiare una recessione. In una risoluzione adottata il 15 maggio 2020, il Parlamento ha chiesto un ambizioso piano per la ripresa articolato attorno al Green Deal europeo.

In risposta alle richieste del Parlamento, la Commissione europea ha presentato il piano per la ripresa “Next Generation EU” dal valore di 750 miliardi di euro. Il piano va di pari passo con il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE, che deve ancora essere approvato dagli stati membri e dal Parlamento. L’obiettivo è costruire un’Europa più verde, inclusiva, digitale e sostenibile e rafforzare la resilienza dell’UE alle crisi future, come la crisi climatica.

A novembre 2019 il Parlamento ha dichiarato l’emergenza climatica chiedendo alla Commissione di assicurare che tutte le proposte siano in linea con l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C e ridurre in modo significativo le emissioni di gas a effetto serra.

La Commissione europea ha quindi presentato il Green Deal europeo, la tabella di marcia per raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.

Green Deal europeo: i primi passi


Finanziare la transizione verde
A gennaio 2020 la Commissione europea ha presentato il piano d’investimenti del Green Deal europeo. Si tratta di una strategia per attrarre almeno 1000 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati durante i prossimi dieci anni.

Circa metà dei fondi arriverà dal bilancio dell’UE, mentre 25 miliardi di euro dovrebbero provenire dal sistema di scambio delle quote di emissione.

Nel periodo 2021-2027, il meccanismo per una transizione giusta dovrebbe mobilitare altri 100 miliardi. Il meccanismo è uno strumento progettato per sostenere le regioni e le comunità maggiormente interessate dalla transizione verso un’economia sostenibile. Per aiutare le regioni che dipendono fortemente dal carbone, a maggio 2020 la Commissione ha proposto uno strumento di prestito per il settore pubblico a sostegno degli investimenti verdi. La proposta deve essere approvata dal Parlamento europeo.

Il 18 giugno il Parlamento ha adottato una nuova legislazione sugli investimenti sostenibili. Lo scopo delle nuove norme è quello di promuovere gli investimenti verso le attività economiche rispettose dell’ambiente ed evitare di finanziare progetti “greenwashing”, cioè progetti che si dichiarano verdi, ma che non sono realmente sostenibili.


La legge europea sul clima
A marzo 2020 la Commissione ha proposto la legge europea sul clima. Si tratta di un quadro normativo per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050. A gennaio 2020 il Parlamento aveva chiesto obiettivi di riduzione delle emissioni più ambiziosi di quelli inizialmente proposti dalla Commissione, che dovrebbe presentare un nuovo obiettivo intermedio per il 2030 entro la fine dell’anno.


Potenziare l’industria e le piccole e medie imprese europee
A marzo 2020 la Commissione ha anche presentato una nuova strategia industriale per l’Europa. La strategia punta a sostenere la transizione delle imprese europee verso la neutralità climatica e un futuro digitale.

Le aziende europee sono per il 99% piccole e medie imprese che rappresentano il 50% del PIL dell’Unione europea e sono responsabili per 2 posti di lavoro su 3. La Commissione europea ha proposto una nuova strategia per le piccole e medie imprese, per promuovere innovazione, ridurre la burocrazia e favorire un miglior accesso ai finanziamenti.


Promuovere un’economia circolare
Sempre a marzo 2020, la Commissione ha presentato un piano d’azione per l’economia circolare, che include misure per tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti. L’obiettivo è promuovere la circolarità dei processi produttivi, favorire un consumo sostenibile e ridurre la quantità di rifiuti. Il piano d’azione si concentrerà su elettronica e tecnologie dell'informazione e comunicazione, batterie, veicoli, imballaggi, plastica, prodotti tessili, costruzione, edilizia e prodotti alimentari.

Creare un sistema alimentare sostenibile
Il settore alimentare è una delle principali cause del cambiamento climatico. Il settore agricolo dell’UE è l’unico al mondo ad aver ridotto le emissioni di gas serra, con un calo del 20% rispetto ai livelli del 1990. Tuttavia il settore rimane responsabile di circa il 10% delle emissioni, di cui il 70% sono causate dall’allevamento.

La strategia ‘dai campi alla tavola’ presentata dalla Commissione a maggio 2020 punta a garantire un sistema alimentare equo, salutare e ecosostenibile, sostenendo al tempo stesso i produttori. La strategia riguarda l’intera catena alimentare, dalla riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti e delle vendite di antibiotici fino all’aumento dell’agricoltura biologica.

Preservare la biodiversità
Un milione di specie al mondo è a rischio d’estinzione. Per contrastare la perdita di biodiversità, a maggio 2020 l’UE ha presentato una strategia sulla biodiversità, che punta a proteggere la natura e fermare la degradazione degli ecosistemi. Tra gli obiettivi principali ci sono l’aumento delle aree protette e lo sblocco di 20 miliardi di euro all’anno per la tutela della biodiversità. Inoltre, con la strategia, l’UE intende porre fine al declino degli impollinatori e piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030.
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