Un momento di confronto sui temi della salute e sicurezza sul lavoro, a poco più di un anno dall’inizio della pandemia da Covid-19, che impone riflessioni improrogabili sulle prospettive future anche alla luce degli ultimi infortuni mortali sul lavoro. Con questa finalità si è svolta l’edizione 2021 del Forum annuale della sicurezza sul lavoro, organizzata dalla Fondazione studi dei Consulenti del lavoro e trasmessa in diretta streaming sulla web tv dell’ente. L’iniziativa è stata l’occasione per presentare il protocollo d’intesa appena siglato con l’Inail, che sancisce una collaborazione strutturata e permanente per lo sviluppo di iniziative informative e formative congiunte in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. All’evento hanno partecipato la sottosegretaria al ministero del Lavoro, Tiziana Nisini, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, il presidente dell’Istituto, Franco Bettoni e il consigliere di amministrazione, Cesare Damiano. Tra gli altri relatori, il presidente dell’Anmil, Zoello Forni, il presidente dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei consulenti del lavoro, Alessandro Visparelli, e il direttore centrale prevenzione dell’Inail, Ester Rotoli.
Nisini: “C'è bisogno di prevenzione per non arrivare troppo tardi”. Il tema degli infortuni mortali sul lavoro deve essere necessariamente tra le priorità del governo per la sottosegretaria al ministero del Lavoro, Tiziana Nisini. “C’è bisogno di prevenzione per non arrivare troppo tardi. I controlli sono importanti – ha spiegato – ma servono anche controlli mirati, soprattutto nelle piccole realtà, dove, dopo questo anno di crisi, la sicurezza viene vista più come un costo che come un investimento. La formazione è importante – ha sottolineato – ma che sia una formazione qualificata. Il governo deve porre attenzione e accompagnare le piccole realtà che vedono la sicurezza sul lavoro non solo come un costo ma anche come una questione burocratica, invece è una questione culturale. Il governo – ha concluso – deve intervenire anche economicamente, non solo con controlli, per supportare le aziende che sono in difficoltà e per attuare tutta la formazione, l'informazione e la prevenzione necessaria”.
Bettoni: necessario un patto per la sicurezza. “Per dare concretezza alle azioni di prevenzione riteniamo fondamentale un patto per la sicurezza tra istituzioni e parti sociali”. Queste le parole del presidente dell’Inail, Franco Bettoni, che ha ricordato le vittime sul lavoro degli ultimi giorni. “Ci siamo indignati e arrabbiati, ma non basta – ha spiegato – sui temi della prevenzione e della cultura della sicurezza dobbiamo fare tutti la nostra parte. Le norme ci sono – ha aggiunto – dobbiamo lavorare tutti insieme perché vengano attuate e dobbiamo agire per rafforzare la cultura della prevenzione, a partire dalle scuole.” Bettoni si è poi soffermato sull’importanza del reinserimento professionale delle persone con disabilità da lavoro per cui Inail mette a disposizione risorse rilevanti, fino a 150mila euro per ogni progetto personalizzato. “Al tema – ha ricordato il Presidente Inail - è dedicata la campagna di comunicazione in corso ‘Con Inail ricomincio dal mio lavoro’, perché occorre che queste misure siano ancora di più utilizzate dalle aziende per i lavoratori infortunati.”
Calderone: “La sicurezza è una priorità assoluta in ogni contesto aziendale”. “Siamo molto soddisfatti della collaborazione intrapresa con l’Inail su una tematica che, specie nell’attuale contesto legato all’emergenza Covid-19, è diventata una priorità assoluta in ogni contesto aziendale”, ha commentato Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, soffermandosi sugli obiettivi alla base del documento, finalizzato a diffondere la cultura della prevenzione. “La normativa della sicurezza sui luoghi di lavoro, a quasi 13 anni dall’emanazione del Testo unico – ha sottolineato – è una tematica molto ampia e specialistica e richiede il supporto di esperti del settore, come i consulenti del lavoro, per riuscire a portare a termine gli adempimenti necessari, soprattutto nelle realtà aziendali piccole e piccolissime”.
Damiano: “Chi investe in prevenzione deve pagare meno premi assicurativi”. Il consigliere di amministrazione dell’Inail, Cesare Damiano, si è soffermato infine sul tema delle agevolazioni tariffarie previste dall’Istituto per le aziende, che possono ottenere la riduzione del premio assicurativo attuando interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro. “Chi investe in prevenzione deve pagare meno premi assicurativi – ha dichiarato – credo che questa sia una grande rivoluzione, che stiamo già perseguendo, ma sulla quale bisogna spingere, perché se le imprese non lo fanno è necessario realizzare una campagna persuasiva per andare in quella direzione. Evitiamo di fare una crescita quantitativa, di cui abbiamo bisogno dopo il lockdown e le chiusure – ha aggiunto – e puntiamo su una crescita qualitativa, nella quale la componente umana e la prevenzione giochino un ruolo di riguardo. I consulenti del lavoro da questo punto di vista sono strategici – ha concluso – perché sono l’anello di congiunzione tra le ragioni dell’impresa e quelle dei lavoratori e possono ispirare delle norme di buona qualità e di buon comportamento”.