Ripresa graduale delle notifiche vuole significare che nel periodo compreso tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021 gli italiani riceveranno circa 4 milioni di cartelle rispetto alle 20 – 25 milioni di atti da notificare. In buona sostanza, l’Agenzia delle entrate procederà al ritmo di 1 milione di notifiche al mese, ma l’impressione è che gli uffici non riusciranno a fare fronte alla situazione. Si tratte delle cartelle accumulate nei “cassetti” dell’Agenzia delle entrate Riscossione per tutto il periodo di blocco, quindi dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021, quindi un periodo lungo di 18 mesi.
Le forze politiche, ed in particolare la Lega, sono tornate a chiedere un nuovo rinvio, ma l’ulteriore stop non è possibile in quanto richiederebbe un decreto – legge. La ripresa dell’attività parlamentare è rallentata, quindi manca tecnicamente il “canale” per poter disporre la proroga del blocco. D’altra parte la situazione attuale era estremamente prevedibile e sarebbe stato necessario prevedere un termine più lungo già prima dell’estate.
La ripresa graduale dell’attività deve essere intesa nel senso che saranno prioritariamente notificate le cartelle i cui debiti sono stati comunicati all’Agenzia delle entrate Riscossione dagli enti creditori nel periodo immediatamente precedente all’emergenza Covid, quindi prima dell’8 marzo 2020. Invece, le cartelle bloccate, quindi relative al periodo pandemico, saranno notificate nel nuovo anno 2022.
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