Dall’ultimo aggiornamento dell’Inps pubblicato a fine agosto e che considera gli ultimi sette mesi del 2021, si evince che circa un milione e mezzo di famiglie, tre milioni e mezzo di persone, percepiscono il reddito di cittadinanza.
La misura è stata adottata a partire da aprile 2019 e sin dall’inizio non è stata ben vista da Fdl, Lega e Italia Viva, in quanto non incentiva la ricerca di un lavoro.
Da uno studio della Banca d’Italia, emerge che la misura di sostegno ha ridotto il numero di poveri assoluti e ha attutito le condizioni di bisogno. Tuttavia, nell’ultimo rapporto annuale della Caritas, si evidenzia che oltre la metà dei poveri non usufruisce della misura di sostegno che viene, invece, percepita da famiglie che non versano, effettivamente, in una condizione di povertà.
In virtù di tali dati, la misura dovrebbe essere rivista, nonostante il disaccordo del ministro del Lavoro, Andrea Orlando. A tal proposito, è stato istituito, dal mese di marzo 2021, il Comitato scientifico per individuare quali aspetti modificare. Le maggiori criticità sono inerenti alle modalità di accesso e al fallimento sotto il profilo delle politiche attive del lavoro.
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