Entro il prossimo 30 novembre sarà necessario procedere al versamento del secondo acconto delle imposte di Unico, ovvero, più precisamente, delle imposte sui redditi, della cedolare secca, dell’imposta sostitutiva contribuenti minimi, dell’Ivie e Ivafe, delle eventuali maggiorazioni Ires (es. società di comodo), dell’Irap, dei contributi Inps gestione artigiani e commercianti e gestione separata.
Come noto, ai fini della determinazione dell’acconto è possibile ricorrere al metodo storico o a quello previsionale. È tuttavia necessario considerare che:
- nel caso in cui l’acconto sia calcolato con il metodo storico (e sia ovviamente versato) non possono essere irrogate sanzioni nel caso in cui l’imposta effettivamente dovuta per l’anno 2015 sia superiore;
- nel caso in cui l’acconto sia calcolato con il metodo previsionale e l’imposta dovuta per l’anno 2015 risulti superiore è applicabile la sanzione del 30%, la quale, tuttavia, può essere oggetto di ravvedimento.
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Seconda rata acconti. Le regole (488 kB)
Seconda rata acconti. Le regole - Fiscal Adempimento n. 39 - 2015
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