Cari amici e colleghi,
guardando i diversi politici che ci ritroviamo, penso che fare il politico (ovviamente non in tutti i casi), nella mente di chi lo fa (anche solo per finta) non sia un vero e proprio lavoro. Quante volte noi italiani ci siamo domandati per quale motivo la maggioranza dei nostri politici non avesse un lavoro prima di varcare
la soglia di Montecitorio o Palazzo Madama? E quante altre volte ci siamo chiesti cosa avrebbero fatto una volta terminata la carriera in Parlamento?
Ritengo che Enrico Zanetti non avrà questo problema. Perché, a differenza di molti, un lavoro lo aveva già prima di diventare un politico: all’inizio Sottosegretario e ora Viceministro all’Economia. Era un Commercialista, era uno di noi.
Non posso non ricordare gli scontri che abbiamo avuto, per altro costruttivi.
Ci trovavamo su fronti opposti sia nella politica di categoria, che nella direzione di due quotidiani.
Ma terminata la bufera che ha investito noi commercialisti – e ci ha visti commissariati – ho rincontrato Zanetti. Da Sottosegretario ha rilasciato al mio giornale alcune interviste. E io, come Direttore di un quotidiano economico e fiscale, sono fiero che un Professionista possa rappresentare la nostra categoria al Governo.
È indubbio che oltre alla dialettica che contraddistingue il collega Zanetti c’è anche una certa professionalità (possiamo dirlo per tanti altri politici?). In virtù di ciò, non posso che esprimere la mia soddisfazione nel vedere al Governo un collega e non una pedina spostata ora qui, ora lì nel gioco feroce della politica.
A Zanetti non posso perciò che rivolgere anche la preghiera di riuscire a far capire ai “piani alti” che, una cosa è la politica, altra è la realtà. Spero che il nuovo Viceministro all’Economia non si faccia contagiare da una politica che in Italia sta diventando sempre di più “casta” (e non nel senso di “integra”!!!), sempre di più lontana dai bisogni del cittadino. Spero che Enrico Zanetti non dimentichi da dove proviene perché allora, noi tutti Commercialisti, avremo perso ancora l'ennesima possibilità.
In bocca al lupo...caro Enrico.
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