23 marzo 2018

Ferrari (Pres. AIDC) su nomine CNEL

Per il Presidente desta preoccupazione una nomina di tale rilevanza all’alba della formazione di un nuovo Governo

COMUNICATO STAMPA

"Non si vede quale sia l’opportunità politica di consolidare una nomina di tale rilevanza all’alba della formazione, possibile, di un nuovo Governo da parte di un Governo uscente largamente sfiduciato dagli elettori. Tale atto desta preoccupazione, come cittadini, e ci amareggia, come rappresentanti di categoria". E' questa la dura presa di posizione di Andrea Ferrari, Presidente dell'Associazione Italiana Dottori Commercialisti (AIDC), il giorno dopo le nomine definitive dei 48 Consiglieri del CNEL ratificate dal Consiglio dei Ministri di ieri. Di fatto, con questa mossa il Governo uscente lega le mani a quello entrante, procedendo in maniera inversa rispetto a quello che dovrebbe essere un naturale spoil system. "Tale nomina pendeva in attesa di ratifica sin dal giugno 2017. In questi 9 mesi non si è sentita alcuna impellente esigenza di procedere alla ratifica governativa, un'esigenza emersa invece all’indomani delle elezioni", ha proseguito Ferrari. "Discutibile, discutibilissima mossa il cui unico scopo evidente è afferrare cariche e, creando una distanza politica tra i consiglieri del CNEL e le forze di Governo, far sì che questo Ente, potenzialmente preziosissimo per il Paese nella sua funzione di cerniera tra forze del lavoro e legislatore, versi nuovamente in una inevitabile catalessi. In quanto rappresentanti dei dottori commercialisti, categoria che dovrebbe naturalmente sedere tra i consiglieri del CNEL nella doppia veste di professione autonoma e professionisti dell’impresa - ha detto ancora Ferrari - siamo molto amareggiati dall’assenza di un nostro rappresentante nel CNEL. Si tratta dell’ennesima dimostrazione di quanto la politica, almeno quella passata, si sia dimostrata, al di là delle parole, assai distante dai Dottori Commercialisti e dalle loro istanze di categoria - palese è la costante ignoranza della nostra figura - quelle istanze di cui ci si è fatti portatori nella direzione di semplificazione della materia tributaria e rispetto della dignità del contribuente. Ci auguriamo - ha concluso il Presidente AIDC - che, nella inevitabile evoluzione del Paese, questi atti di barricata non si vedano più".
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