25 marzo 2016

Voucher tracciabili: accolta la richiesta dell’Ancl

Autore: redazione fiscal focus
Le richieste dell’Ancl (vedi comunicato stampa del 24 febbraio 2016 e del 12 marzo 2016) non sono rimaste inascoltate dal Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Nella settimana scorsa, infatti, è arrivato l’annuncio – confermato successivamente da un comunicato stampa del 22 marzo da parte del Ministero del Lavoro - di volere rendere i buoni lavoro pienamente tracciabili.

In pratica – spiega il comunicato – “le imprese che li utilizzeranno dovranno comunicare preventivamente, in modalità telematica, il nominativo ed il codice fiscale del lavoratore per il quale verranno utilizzati, insieme con l'indicazione precisa della data e del luogo in cui svolgerà la prestazione lavorativa e della sua durata”. Affermazioni, queste, proprio nei pensieri dell’Ancl: “Gli accorgimenti annunciati dal ministero - ha dichiarato il Presidente dell'Ancl Francesco Longobardi - erano stati fortemente richiesti dal nostro sindacato che ha in più occasioni sottolineato le problematiche relative ai voucher”. “Siamo sicuri, e lo abbiamo già dichiarato più volte - continua - che con l'obbligo di indicare giorno, luogo e orario di lavoro sui voucher, il loro numero diminuirà in modo significativo. Come Consulenti del Lavoro, siamo contenti di aver interpretato correttamente un fenomeno distorsivo del mercato del lavoro”.

Il Ministero del Lavoro ha accompagnato il comunicato con un report sull'utilizzo dei buoni lavoro. Report che, fra l'altro, dimostra quanto l'Ancl ha denunciato sin dalla prima presa di posizione pubblica sull'argomento un mese fa. Dice, infatti, il ministero del Lavoro: “Commercio, turismo e servizi sono i settori nei quali si concentra il maggior numero di committenti in riferimento agli acquisti complessivi di voucher superiori a 100mila euro”. “Per quanto concerne i settori del turismo, del commercio e dei servizi - continua il Ministero - è necessario un approfondimento sui motivi che hanno determinato una forte crescita del ricorso al lavoro accessorio”. Questo in pratica conferma il sospetto dell'Ancl, cioè che settori trainanti della nostra economia si basino sul precariato.

“La tracciabilità dei voucher - conclude Longobardi - è sicuramente un grande passo avanti nel contrasto alla economia grigia o parzialmente sommersa. È anche un notevole contributo per contrastare il precariato diffuso e occulto che regola indegnamente il mercato del lavoro dei lavoratori più giovani e più bisognosi di un'occasione di occupazione. Resta tuttavia il cruccio di anni passati all’ estensione irragionevole dei voucher a tutte le ipotesi occupazionali, senza che sia stato mai adottato un contemporaneo e simultaneo piano di controllo. Rimane evidente solo l'interesse di Cassa in particolare dell’INPS. È comunque necessario che anche con la tracciabilità in approvazione, si pongano in essere efficaci sistemi di controllo ed indagine circa la legittimità dei buoni che sopravvivranno. Senza sconti».
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