Ore 17:15 - Piano di contenimento dei consumi, le misure e i monitoraggi previsti
Il nuovo Piano nazionale di contenimento dei consumi energetici ha stabilito uno slittamento di un’ora in avanti per l’inizio della stagione e anticipato la data di chiusura dei termosifoni. Il criterio è fondato sulle diverse zone climatiche d’Italia, valutando l’altitudine dei vari comuni. Un taglio che riduce l’accensione del riscaldamento di 15 giorni e di un’ora al giorno per l’accensione, ad esclusione di utenze sensibili come ospedali o case di ricovero. A Milano, per esempio, il riscaldamento sarà acceso per 13 ore al giorno dal 22 ottobre al 7 aprile, a Roma invece le ore saranno 11 con caldaie accese dall’8 novembre al 7 aprile mentre a Napoli le ore permesse saranno 9, dal 22 novembre al 23 marzo, e a Palermo si potrà riscaldare per ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo.
Saranno poi attivati i monitoraggi, a campione, per edifici pubblici, impianti condominiali, locali commerciali, punti a maggiore consumo, mediante il rilevamento dei dati giornalieri di consumo a livello di reti di distribuzione gas cittadine.
Un Piano che si basa sulla consapevolezza dei cittadini: non saranno previste multe per chi non rispetta le misure di risparmio energetico, con un esecutivo che punta tutto sulla campagna di sensibilizzazione che il Mise lancerà, con l’obiettivo di invertire la rotta sulle abitudini degli italiani, promuovendo un consumo intelligente di gas ed energia. Un Piano, insomma, con l’ambizione non solo di incidere sulla domanda di gas e sui costi in bolletta, ma anche sulle politiche di decarbonizzazione.
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