REPLAY Puntata "DiLunedì" del 18 Marzo 2024

La puntata “Di Lunedì”, disponibile sulla piattaforma PlaySolution, è incentrata sulla flat tax incrementale e sul concordato preventivo. Infatti, il modello Redditi 2024 anno di imposta 2023 si presenta quanto mai impegnativo, in particolar modo per gli esercenti attività di impresa e di lavoro autonomo in forma individuale, che dovranno confrontarsi con le due novità, aventi ottica, modalità di funzionamento, anni di imposta di riferimento e finalità del tutto diverse, e che tuttavia potranno coesistere.

Il concordato preventivo è rivolto a tutti i soggetti cui si applicano gli ISA, e riguarda gli anni di imposta 2024 e 2025, o il solo anno di imposta 2024 per i contribuenti in regime forfettario. Il concordato preventivo, quindi, può ad esempio interessare una società di persone, purché si tratti di soggetto cui si applicano gli ISA; diversamente, la flat tax incrementale riguarda l’anno di imposta 2023, e solo le ditte individuali, non in regime forfettario.

Gli anni di imposta sui quali i due strumenti possono esercitare i loro effetti sono completamente diversi. Infatti, la flat tax incrementale è stata introdotta per il solo anno di imposta 2023 tant’è che nel caso in cui si opti per la FTI, il contribuente, nella determinazione degli acconti 2024 dovrà basarsi sulle imposte che sarebbero risultante in presenza di tassazione ordinaria (ovvero senza considerare l’effetto flat tax).

Invece, il concordato preventivo rappresenta un “accordo” sulla determinazione della base imponibile degli anni a venire, ovvero 2024 per soggetti cui si rendono applicabili gli ISA - sia che si tratti di ditte individuali che di soggetti collettivi - e forfettari, ed anche il 2025 per i soli soggetti cui si rendono applicabili gli ISA.