10 maggio 2021

Crisi economica: il Recovery Fund è la soluzione

Il Recovery Fund, secondo gli esperti, rappresenta lo strumento, che potrebbe permettere ai Paesi dell’UE di superare la grave crisi economica causata dal Covid-19. La maggior parte dei Paesi membri dell’Unione europea, tra cui anche l’Italia, ha ratificato i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza, in cui si rende noto in che modo utilizzeranno i fondi stanziati dall’UE per fronteggiare le difficoltà economiche. I progetti nazionali investiranno sostanzialmente in progetti verdi e digitali e nel potenziamento del settore pubblico.

La banca d’affari, Morgan Stanley, prevede una crescita del Pil del 3,5% nell’Eurozona grazie al Recovery Fund, e, inoltre, il capo dell’economia europea presso la banca d’investimento USA, Jacob Nell, ipotizza che tali finanziamenti permetterebbero di riprendere il trend di crescita pre-pandemico.

Le supposizioni degli economisti sono disparate, ma chi ha analizzato i piani nazionali presentati alla Commissione Ue, è dell’idea che consentiranno una spinta sostanziale alla crescita, oltre le aspettative dell’UE. Nel dettaglio, l’indice azionario statunitense S&P, prevede che il denaro potrebbe generare almeno un aumento uno a uno, mentre la maggior parte dei Paesi presume che ogni 100 euro investiti potrebbero produrre un aumento di 40 euro del Pil.

Lo scorso anno l’economia UE ha registrato un calo del Pil pari al 6,2%, nel dettaglio è diminuito di un decimo in Grecia e Spagna, che, tra l’latro, non è riuscita a stare al passo dei propri partner commerciali in Cina e negli Stati Uniti.

Le previsioni per l’economia europea sono in miglioramento nell’ultimo periodo, complice una ricaduta prevista dal programma di stimolo fiscale dal valore di $ 1,9 trilioni negli Stati Uniti. Inoltre, da alcuni recenti sondaggi delle imprese e delle famiglie dell’UE, si riscontra un incremento della fiducia maggiore dei livelli pre Covid-19, grazie all’accelerazione del piano vaccinale e all’allentamento delle misure restrittive.

Gli economisti, pertanto, sono in attesa di verificare se la Commissione di Bruxelles revisionerà le proprie previsioni per una crescita dell’Ue pari al 3,7% nel 2021 e al 3,9% nel 2022. Si sottolinea che il successo del Recovery Fund dipende dall’utilizzo delle risorse e dalla chiarezza dei governi europei e a tal proposito, il vice presidente della Commissione UE, Valdis Dombrovskis, ha annunciato l’installazione di un sistema robusto per garantire e monitorare l’uso corretto dei finanziamenti Ue.

In conclusione, si sottolinea che il programma Next Generation dell’UE possiede una soglia massima di 800 miliardi di euro, di cui metà sovvenzioni. Il valore totale dipende dall’approvazione dei prestiti da parte della Commissione di Bruxelles, da cui potrebbero essere esclusi alcuni Paesi che possiedono costi di finanziamento più bassi. I fattori sopracitati si aggiungono al normale bilancio a lungo termine di sette anni dell’UE per il 2021-27, pari a 1,2 miliardi di euro.
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