4 settembre 2021

Professioni: protocollo INPS – commercialisti per una collaborazione rafforzata

L’intesa punta ad agevolare l'accesso dei professionisti e dei loro assististi ai servizi offerti dall'Istituto e per una più rapida e fluida gestione delle attività di imposizione contributiva e riscossione. Obiettivi comuni qualità e tempestività dei servizi e la lotta all'evasione ed elusione contributiva e al contrasto dell'esercizio abusivo della professione

- Individuare soluzioni che agevolino l'accesso dei commercialisti e dei loro assististi ai servizi offerti dall'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS) nonché a consentire una più rapida e fluida gestione delle attività di imposizione contributiva e riscossione, con il comune obiettivo di assicurare la massima qualità e tempestività dei servizi e di contribuire alla lotta all'evasione ed elusione contributiva e al contrasto dell'esercizio abusivo della professione. Sono le finalità del protocollo d’intesa siglato dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, e da quello del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC), Massimo Miani.

Al fine di assicurare omogeneità di comportamento sul territorio, sono state anche predisposte apposite linee, che potranno agevolare la stipula di Protocolli d'intesa a livello provinciale o regionale, sulla base di comuni obiettivi e di impegni reciproci.

Il protocollo, che ha la durata di due anni e che potrà essere rinnovato in futuro, prevede consultazioni a livello centrale tra rappresentanti dell'Istituto e del Consiglio Nazionale da tenersi per l’esame di questioni di carattere organizzativo o normativo connesse all'attività dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e all’analisi dell'attività di accertamento espletata dall'Istituto, nell'ottica di favorire una maggiore conoscenza delle correlate problematiche. Le consultazioni periodiche serviranno anche ad effettuare la disamina di specifiche casistiche in materia di recupero dei crediti contributivi, all’esame di eventuali criticità di carattere seriale che potrebbero emergere a livello territoriale e all’individuazione di iniziative per il contrasto dell'esercizio abusivo della professione. Inps e Consiglio nazionale potranno confrontarsi anche sugli effetti derivanti dalla digitalizzazione dei processi e dei canali comunicativi tra l'Istituto e i soggetti contribuenti e i loro intermediari e sulle problematiche emergenti in relazione al contenzioso amministrativo.

“Quello appena sottoscritto – ha commentato Massimo Miani – è un protocollo al quale il Consiglio nazionale stava da tempo lavorando con l’Inps. Si tratta di un accordo che fa fare un salto di qualità significativo ai rapporti tra la nostra categoria e l’Istituto, per un più efficace svolgimento di un’attività professionale come la consulenza in materia di lavoro alla quale abbiamo da tempo dedicato una crescente attenzione”.

“Con questo accordo – ha aggiunto Roberto Cunsolo, tesoriere e consigliere nazionale dei commercialisti, delegato alle tematiche del lavoro – il Consiglio nazionale apre uno stabile canale di comunicazione con l’Inps, una sede di confronto permanente nella quale confrontarsi sulle problematiche che di volta in volta i circa 25mila commercialisti italiani che si occupano di lavoro incontreranno. Il protocollo è la certificazione della centralità dell’impegno di migliaia e migliaia di commercialisti in un ambito consulenziale così significativo per imprese e lavoratori. Uno strumento per rendere auspicabilmente sempre più veloce e agevole il nostro contributo”.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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