5 marzo 2021

Digitalizzazione e innovazione tecnologica del settore fiscale: l’audizione di Ruffini

Autore: Redazione Fiscal Focus
Nella giornata di ieri presso la Commissione VI Commissione Finanze e tesoro si è tenuta l'audizione dell'Avv. Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, in materia di Progetti di digitalizzazione e innovazione tecnologica del settore fiscale.
La “Proposta del piano nazionale di ripresa e resilienza” presentata al Parlamento prevede, tra le iniziative di rilancio del Paese, la realizzazione di obiettivi di crescita digitale e di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, attraverso la trasformazione digitale del settore pubblico e la sua conseguente riforma strutturale. In tale ambito si innesta la riforma del Fisco, che deve costantemente e progressivamente puntare:
  • alla semplificazione degli adempimenti per i contribuenti e le imprese,
  • alla digitalizzazione dei servizi,
  • al pieno utilizzo e interoperabilità delle banche dati, nel rispetto della normativa sulla privacy.

La digitalizzazione, sottolinea Ruffini, “è un obiettivo che l’Unione europea in primis ci chiede di perseguire, in un contesto in cui la cooperazione tra Stati europei (ma anche tra Stati extraeuropei), nonché la condivisione di informazioni di interesse reciproco, è sempre di più indispensabile”.

L’Agenzia è impegnata a rendere più efficiente ed efficace la propria azione amministrativa e a incrementare il livello di tax compliance, rafforzando il dialogo, soprattutto preventivo, con il contribuente, per instaurare una costante cooperazione tra le parti del rapporto tributario, basata sulla trasparenza e sulla fiducia reciproca, che possa favorire comportamenti virtuosi da parte dei contribuenti, con la preziosa e imprescindibile collaborazione degli intermediari.

Semplificazione degli adempimenti e digitalizzazione dei servizi all’utenza - Tra i progetti più innovativi, Ruffini evidenzia l’ampliamento e l’innovazione dei servizi digitali agli utenti attraverso l’adozione di misure riguardanti:
  • la dichiarazione “precompilata”, che costituisce uno degli strumenti di maggiore efficacia messi a disposizione dei contribuenti;
  • l’evoluzione del portale dei servizi telematici: l’Agenzia sta per mettere in linea un nuovo portale dei servizi telematici in cui le informazioni e i servizi oggi disponibili saranno più integrati e personalizzabili in base alle esigenze dell’utente;
  • un nuovo modello di gestione del rapporto con i cittadini, un’assistenza, ai contribuenti che punta al digitale, con servizi di qualità senza la necessità di recarsi presso gli uffici;
  • la digitalizzazione dei processi rilevanti ai fini IVA;
  • l’incentivo all’utilizzo di strumenti elettronici per la regolazione delle transazioni commerciali.

Banche dati fiscali -L’Agenzia delle Entrate è titolare di un ampio patrimonio informativo derivante da numerose banche dati di grandi dimensioni, che vengono costantemente incrementate sia dai dati che l’Amministrazione acquisisce direttamente nell’ambito dei processi amministrativi di propria competenza, sia dai flussi informativi provenienti da enti esterni.

Attraverso tali applicativi e gli indirizzi forniti centralmente, ogni Direzione provinciale può effettuare autonome attività di analisi di rischio, finalizzate ad intercettare fenomeni evasivi o di frode caratterizzanti il proprio territorio, calibrando conseguentemente le proprie attività di controllo e di successivo accertamento. L’Agenzia è impegnata a realizzare una complessiva strategia di sviluppo di tecniche di analisi sui cosiddetti “big data”, finalizzata a superare i tradizionali controlli basati sugli “incroci” a favore di approcci innovativi e diversificati.

Progetto di innovazione dell’analisi dei dati ai fini del contrasto all’evasione supportato dall’Unione Europea- L’Unione Europea ha selezionato il progetto proposto dall’Agenzia “A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy” (“Un approccio basato sui dati per analisi del rischio di evasione fiscale in Italia”) tra le iniziative da sostenere con appositi finanziamenti, all’interno dei programmi europei a supporto delle riforme strutturali in risposta all’emergenza COVID-19.

Si tratta, di introdurre, sperimentare e utilizzare le tecniche innovative di network analysis, di machine learning e di data visualization, per realizzare un sistema di supporto ai processi di individuazione dei soggetti ad alto rischio di evasione.

Competenze digitali - In considerazione della costante evoluzione della tecnologia, la progressiva digitalizzazione dei processi amministrativi, necessaria per garantirne l’efficienza e la trasparenza, richiede la continua formazione del personale, per coltivare e aggiornare costantemente le competenze digitali o digital skills.

Il direttore evidenzia che nel disegno dei nuovi processi è necessario prevedere forme alternative di erogazione dei servizi, per non escludere chi non può avere accesso a un computer e a una connessione di rete, e offrire forme di assistenza che consentano di aiutare a colmare il digital divide, risultato ancora più evidente nel corso dell’emergenza pandemica, in modo che nessuna fascia di contribuenti resti esclusa.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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