Il nuovo anno scolastico è alle porte, motivo per cui l’Inail e l’Istituto Superiore della Sanità, in collaborazione con i Ministeri della Salute e dell’Istruzione, nonché con il commissario straordinario per l’emergenza covid-19, Francesco Paolo Figliuolo e l’associazione Bruno Kessler, hanno messo a punto un documento con le disposizioni per il ritorno in classe in sicurezza.
Nel dettaglio, agli istituti scolastici è stato raccomandato:
- il distanziamento di almeno un metro tra i banchi;
- l’uso della mascherina chirurgica sopra i sei anni anche da seduti;
- un ricambio d’aria frequente;
- la sanificazione costante degli ambienti.
Il colore delle Regioni non influisce sul rispetto di tali regole, tuttavia, in zona bianca sarà permesso lo svolgimento delle attività extracurriculari senza limitazioni, a differenza delle Regioni gialle, arancioni e rosse.
Le linee guida definite dagli esperti, per ridurre al minimo il rischio di contagio negli ambienti scolastici, considerano anche gli eventuali scenari epidemiologici futuri e le caratteristiche didattiche ed educative dei servizi dell’infanzia.
Inoltre, il documento chiarisce che dalle evidenze scientifiche fornite dalle istituzioni sanitarie, si evince che il contagio tra i giovani si verifica, principalmente, nei luoghi della comunità, piuttosto che negli ambienti scolastici. Si precisa, altresì, che il personale scolastico non rientra più tra le categorie professionali esposte, maggiormente, al contagio.
Gli esperti evidenziano, tra l’altro, l’importanza di incentivare il sistema di collaborazione diretta, già attivo, tra il mondo della scuola e i trasporti, soprattutto nelle aree metropolitane, attraverso azioni di potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico, incentivazione della mobilità sostenibile e promozione di comportamenti corretti, responsabili, e sostenibili nell’utenza.
Infine, per supervisionare la diffusione del virus nelle classi, è stato preparato anche un piano di monitoraggio, secondo il quale, ogni quindici giorni, saranno effettuati dei tamponi salivari molecolari, su delle scuole campione, scelte dalle autorità sanitarie regionali in accordo con gli uffici scolastici. Inizialmente, i test, condotti su base volontaria, potranno essere fatti nella sede scolastica con l’aiuto del personale sanitario, mentre, in seguito, la raccolta dei campioni, sarà eseguita in ambito familiare, secondo le istruzioni che garantiscono la correttezza della sua esecuzione.