Qual è il metodo di riscaldamento più conveniente per rendere la casa più confortevole in inverno?
Termosifoni, anelli radianti, riscaldamento a pavimento o a battiscopa, riscaldamento a infrarossi, stufe a pellet, condizionatore d’aria calda, radiatori a gas, camini in muratura… sono tanti i sistemi che si possono scegliere oggi per riscaldare la propria casa, ma se usassimo il condizionatore che usiamo in estate? È una buona idea?
Vediamone insieme pro e contro.
Condizionatore quando usarlo - Secondo gli esperti per mantenere i consumi bassi bisognerebbe contenere la temperatura dell’ambiente fino a 20°, con picchi di 23° massimo 24° per le giornate più fredde. Occorre utilizzare il condizionatore per brevi periodi, mai più di 15 minuti, per alzare la temperatura di una stanza.
Uso contemporaneo di condizionatore e termosifoni - Per risparmiare su gas ed elettricità, gli esperti, consigliano di utilizzare il condizionatore tenendolo acceso per brevi periodi quando vengono spenti i termosifoni, nel momento in cui l’ambiente inizia a raffreddarsi, e quindi non in alternativa dei termosifoni.
Quanto consuma un condizionatore - In generale, un condizionatore di classe A in funzione di riscaldamento consuma circa 160kW/h annue, un condizionatore di classe C 260kW/h e uno di class G circa 430kW/h.
Ipotizzando un condizionatore di 1000 watt e considerando un costo dell'energia elettrica che al momento è di 0,15 euro/kWh, se lo tenessimo acceso per sei ore al giorno la spesa sarà di 0,942 euro al giorno.
Si può calcolare così un costo di circa 29 euro mensili, ovvero 348 euro annue. Considerando, però, che i riscaldamenti vengono usati circa per soli 6 mesi (novembre – aprile) il costo per riscaldare con condizionatore sarà di 174 euro.
Il calcolo è puramente indicativo, il consumo di un condizionatore per riscaldare dipende da diversi fattori, tra cui il grado di isolamento della casa, la grandezza e la temperatura dell’ambiente da riscaldare, la potenza dell'apparecchio, e nella maggioranza dei casi non si raggiungono queste cifre perché, vi rassicuriamo, un condizionatore ha un range di potenza, tra i 300 a 1.200 Watt.
Quando conviene riscaldare casa con il condizionatore? – Consigliamo di optare per un condizionatore per riscaldare casa se:
- la casa è ben isolata;
- il condizionatore è di classe A o superiore;
- il condizionatore viene utilizzato per brevi periodi pianificati in modo intelligente;
- il condizionatore ha una potenza adeguata alla stanza;
- il condizionatore ha una tecnologia inverter, che consente in modo automatico di tenere il motore acceso al minimo una volta raggiunta la temperatura preimpostata.
- il condizionatore consente la modalità di deumidificazione, quindi, l’aria diventerà più salubre e il consumo energetico sarà inferiore a quello registrato durate l’azione di raffrescamento.
Sconsigliamo l’uso del condizionatore invece quando, al contrario, la casa non è ben isolata, perché il calore prodotto dal condizionatore si disperderebbe nell'ambiente e quindi il consumo sarebbe maggiore. Quando non si ha a disposizione un condizionatore di classe inferiore ad A, perché sono meno efficienti e quindi consumano più energia. E soprattutto quando si pensa di dover usare il condizionatore per molte ore al giorno, in tal caso non c’è dubbio: il consumo è maggiore rispetto a un sistema di riscaldamento tradizionale.
Conclusione - Il condizionatore è un’alternativa valida alla stufa a gas o ad altri sistemi di riscaldamento, perché il condizionatore scalda velocemente l’ambiente ma allo stesso tempo non è conveniente dal punto di vista economico, soprattutto se il sistema non è dei più aggiornati o efficienti.