7 giugno 2024

Trust. Pubblicato il focus dei commercialisti

Autore: Paola Mauro
È stato pubblicato ieri, dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei commercialisti, il documento di ricerca «I trust istituiti prima della circolare n. 34/E del 2022 tra tassazione “in entrata”, tassazione “in uscita” e tutela dell’affidamento del contribuente» (allegato).

Il documento è stato redatto dalla Commissione di studio “Fiscalità del trust e norme di comportamento tributario per il trustee” e si propone di esaminare, con taglio operativo – viene spiegato nella prefazione -, le principali tematiche inerenti ai trust le cui dotazioni patrimoniali sono state perfezionate anteriormente all’emanazione della circolare dell’Agenzia delle entrate n. 34/E del 20 ottobre 2022, recante «Disciplina fiscale del trust ai fini della imposizione diretta ed indiretta – art. 13 decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157 – decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346 – recepimento dell’orientamento della giurisprudenza di legittimità».

La citata Circolare, aderendo a un orientamento della Corte di cassazione ormai consolidato, secondo il quale è rilevante, ai fini dell’applicazione delle imposte sulle successioni e donazioni di cui al D.lgs. n. 346 del 1990, il solo trasferimento stabile e definitivo dei beni in trust a favore dei beneficiari, ha rovesciato la precedente impostazione dell’Amministrazione finanziaria che prevedeva l’applicazione delle imposte di successione e donazione all’atto della destinazione dei beni in trust, aderendo al diverso schema di tassazione al momento del trasferimento dei beni in trust ai beneficiari del medesimo.

Il passaggio dalla regola di tassazione “in entrata” a quella “in uscita” – fanno quindi notare i commercialisti - pone la necessità di risolvere una serie di problemi di coordinamento intertemporale con riferimento ai trust le cui dotazioni patrimoniali si sono (almeno in parte) perfezionate in costanza del precedente orientamento manifestato dalla prassi amministrativa.

Ciò in quanto le vicende che riguardano i trust si sviluppano nel corso del tempo e non esauriscono i loro effetti istantaneamente.

Il documento prende in considerazione le fattispecie che potrebbero presentarsi con maggiore frequenza e propone delle linee interpretative da impiegare per altre casistiche che potrebbero sorgere nella pratica.
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