Accade frequentemente che le società abbiano necessità di maggiore liquidità e non sia possibile ricorrere al canale bancario.
In questi contesti il finanziamento dei soci appare essere l’unica strada percorribile, al fine di poter sostenere l’impresa in un delicato momento di crisi finanziaria.
Giova tuttavia ricordare che, a fronte di un mero apporto di denaro da parte del socio, potrebbero esservi diverse modalità di qualificare lo stesso. Più precisamente, potrà trattarsi:
- di un finanziamento, con obbligo di restituzione in capo alla società (fruttifero o non fruttifero di interessi);
- di un versamento in conto capitale o a fondo perduto, a seguito del quale, quindi, non sorge l’obbligo di restituzione in capo alla società. In questo caso gli importi confluiranno in apposite
riserve di bilancio (generalmente, nella voce “versamenti a copertura perdite”, se si rendono necessari per ripianare la perdita d’esercizi, o “versamenti in conto capitale” negli altri casi);
- di un aumento di capitale sociale.
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Finanziamento soci (151 kB)
Finanziamento soci - Fisco e Contabilità n. 9 - 2016
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