Dal 15 ottobre sarà obbligatorio essere in possesso del Green pass per accedere nei luoghi di lavoro. Dalla bozza del DPCM emerge l’intenzione del governo di fornire un pacchetto di sviluppo per applicazioni (Software Development Kit – SDK), in modo da regolarizzare il flusso di uscita ed entrata. Tale pacchetto sarà rilasciato dal Ministero della Salute con licenza open source, la quale permette di inserire nei sistemi di controllo degli accessi, tra cui quelli di rilevazione delle presenze, le funzionalità di verifica della Certificazione verde COVID- 19 attraverso la lettura del QR code.
Tuttavia oltre a quella appena citata, sono molteplici le novità previste dal provvedimento.
La prima è inerente al divieto di conservare il QR code delle Certificazioni verdi COVID-19. Tra l’altro non è consentito utilizzare tale codice per delle finalità differenti rispetto a quelle previste. Per quanto concerne i controlli, invece, si dispone che non possano avvenire prima di 48 ore per ragioni prettamente organizzative come per esempio quelle correlate ad attività lavorative svolte in base a dei turni.
In merito al processo per la verifica del certificato verde, l’operatore incaricato dovrà inserire il numero di pubblica utilità del Ministero della Salute nonché il codice fiscale, le ultime otto cifre della tessera sanitaria e, infine, la tipologia e la data dell’evento sanitario che ha dato vita al certificato.
Inoltre, nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento delle certificazioni verdi Covid-19 da parte della piattaforma nazionale DGC, i soggetti possono ricorrere, anche, ai documenti rilasciati sia in formato cartaceo che digitale, rilasciati da:
- Strutture sanitarie pubbliche e private;
- Farmacie;
- Laboratori di analisi;
- Medici di medicina generale;
- Pediatri di libera scelta.
Tali documenti attestano uno dei requisiti necessari per accedere sul posto di lavoro: certificazione, tampone o avvenuta guarigione dal Covid – 19.
Infine, anche gli italiani vaccinati all’estero avranno la possibilità di ottenere il certificato verde. Il sistema Tessera Sanitaria, infatti, recepisce mediante lo specifico modulo online, disponibile sul portale nazionale della Piattaforma – DGC, i dati inerenti alle vaccinazioni effettuate all’estero dai cittadini italiani e dai loro familiari conviventi. Inoltre, sono resi pubblici anche i dati concernenti i soggetti iscritti al Servizio sanitario nazionale che richiedono il rilascio della certificazione verde COVID-19 in Italia, in modo da avere la possibilità di accedere ai servizi e alle attività determinate dalle disposizioni in vigore.