La Corte di cassazione ha affermato che il termine dilatorio di cui all'articolo 12, comma 7, della L. n. 212/2000 decorre da tutte le possibili tipologie di verbali di accesso, indipendentemente dal loro contenuto e denominazione formale, purché le operazioni concluse costituiscano esercizio di attività ispettiva svolta dall'Amministrazione nei confronti del contribuente sottoposto a verifica e destinatario dell'accertamento, non applicandosi il medesimo termine con riferimento a un processo verbale di constatazione redatto a conclusione dell'accesso presso una terza società che integri, rispetto al contribuente, un atto istruttorio esterno rispetto al procedimento accertativo che l'ha attinto direttamente.
Indice argomenti
-
Inquadramento della fattispecie
-
Il caso: p.v.c. redatto a conclusione dell'accesso presso una terza società
Per sbloccare i contenuti,
Abbonati ora o acquistali singolarmente.
-
Accertamento anticipato se l’accesso è altrove (353 kB)
Accertamento anticipato se l’accesso è altrove
€ 4,00
(prezzi IVA esclusa)
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata