L’assegnazione dei beni ai soci rappresenta un’utile soluzione, ove si consideri quanto disposto dalla L. n. 138/2011, la quale, introducendo la lettera h-ter) nell’art. 67 del TUIR, ha introdotto una nuova fattispecie di reddito diverso, dato dalla differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo per la concessione in godimento di beni dell’impresa a soci o familiari dell’imprenditore. L’assegnazione dei beni ai soci, inoltre, rappresenta una scelta obbligata in tutti quei casi in cui, dato il perdurante contesto di crisi economica, viene imposta alla società la strada della liquidazione. Analizziamo quindi la disciplina fiscale e contabile dell’operazione.
Occorre rilevare, infatti, che l’assegnazione dei beni ai soci rappresenta un’operazione rilevante sia ai fini delle imposte direte che delle imposte indirette. Più precisamente, è tassata ai fini delle imposte dirette la differenza tra valore normale e costo fiscalmente riconosciuto, mentre ai fini Iva l’operazione è assimilata ad una cessione di beni.
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Beni ai soci. Disciplina contabile-fiscale (114 kB)
Beni ai soci. Disciplina contabile-fiscale - Fisco & Contabilità N. 44-2013
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