Il nostro Codice civile riconosce in capo al familiare un diritto alla partecipazione agli utili, nonché agli incrementi dell’azienda, anche in occasione della cessione dell’impresa familiare. Purtroppo, però, l’Agenzia delle Entrate non ha sposato tale orientamento, ritenendo invece tassabile l’intera plusvalenza soltanto in capo all’imprenditore. Si è generato così un contrasto tra le due discipline, non semplice da risolvere all’atto pratico.
Si è giunti così al paradossale effetto che il titolare deve liquidare la plusvalenza maturata a favore del collaboratore, ma è sottoposto all’integrale tassazione dei maggiori valori. Contraria all’orientamento espresso dall’Agenzia delle Entrate si è invece mostrata la Cassazione, che, con la sentenza n. 10017 del 29.04.2009 ha espressamente chiarito che le eventuali plusvalenze che scaturiscono dalla cessione dell’impresa familiare devono ritenersi tassabili in capo ai singoli partecipanti, allo stesso modo con cui vengono imputati i redditi.
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Cessione impresa familiare (273 kB)
Cessione impresa familiare - Fisco & Contabilità N. 42-2014
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