Uno degli istituti fiscali indubbiamente più interessanti per le imprese che abitualmente commerciano beni con l’estero è costituito dai c.d. “depositi IVA”. Essi sono disciplinati dall’articolo 50-bis del D.L. 331/1993, recentemente aggiornato, e consentono, al verificarsi di determinate situazioni, di effettuare alcune operazioni senza l’applicazione dell’IVA.
I c.d. “depositi IVA” sono depositi (non doganali) utilizzati “per la custodia di beni nazionali e comunitari che non siano destinati alla vendita al minuto nei locali dei depositi medesimi”. Nel caso in cui si volesse introdurre nel deposito beni di provenienza extracomunitaria è necessario che questi ultimi siano preventivamente immessi in libera pratica nel territorio dell’Unione Europea.
In ogni caso i beni in deposito possono essere destinati sia al mercato nazionale che estero.
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Estrazione beni dal deposito IV (433 kB)
Estrazione beni dal deposito IVA - Fisco e Contabilità n. 31 - 2018
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