La dismissione di cespiti aziendali, non più utilizzati o utilizzabili nel ciclo produttivo deve rispettare normati-vamente delle precise procedure. Queste procedure, seppur particolarmente articolate, è bene che siano co-nosciute al fine di superare varie presunzioni di cessione onerosa dei beni non più disponibili nei locali azien-dali.
Lo scopo del presente contributo è quello di offrire una panoramica chiara ed operativa sugli aspetti procedu-rali, fiscali e contabili della dismissione di beni aziendali.
Indice argomenti
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Premessa
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La dismissione dei cespiti
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Disciplina normativa
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Rottamazione diretta
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Prima fase: comunicazione preventiva
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Fac simile comunicazione preventiva
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Seconda fase: verbalizzazione o dichiarazione di dismissione di beni
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1ª ipotesi: rottamazione di beni aventi costo superiore ad euro 10.000,00.
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2ª ipotesi rottamazione di beni aventi costo non superiore ad Euro 10.000,00.
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Fac simile autocertificazione rottamazione beni
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Terza fase: formalizzazione del trasporto dei beni rottamati
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Rottamazione indiretta
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Primo metodo: consegna di beni a soggetti autorizzati allo smaltimento
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Secondo metodo: vendita cumulativa “in blocco” di beni
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Altre ipotesi di rottamazione
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Trattamento ai fini IVA
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Disciplina imposte sui redditi
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Aspetti contabili
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Esempio
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Riferimenti normativi
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Allegato 1
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L’Esperto risponde…
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La dismissione dei cespiti. Aspetti fiscali e contabili (345 kB)
La dismissione dei cespiti. Aspetti fiscali e contabili
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