Perizia di stima per la rivalutazione

Come abbiamo già avuto modo di osservare in precedenti interventi, la Legge di Stabilità 2014 ha nuovamente riaperto i termini per la rivalutazione dei terreni edificabili e con destinazione agricola, e delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati. Al fine di poter beneficiare della rivalutazione dei beni posseduti all’01.01.2014, è necessario redigere una perizia di stima e giurarla entro il 30.06.2014. Sarà, altresì, necessario versare l’imposta sostitutiva o la prima rata della stessa. Con il presente lavoro ci concentreremo sulla perizia di stima necessaria per la determinazione del valore delle partecipazioni. Come abbiamo già avuto modo di precisare, la perizia di stima deve essere giurata presso la Cancelleria del Tribunale, un Ufficio del giudice di pace o un notaio. Con riferimento, invece, al contenuto della perizia stessa, bisogna ricordare che è necessario ricorrere alla stima dell’intero patrimonio aziendale (il valutatore non potrà valutare la singola partecipazione, ma dovrà considerare la stessa come una parte del più vasto patrimonio aziendale). Si deve rilevare, inoltre, come non abbiano alcuna rilevanza i c.d. “premi di maggioranza” e gli “sconti di minoranza”, così come anche chiarito dalla Circolare n. 165 del 24.06.1998. Fermo restando la necessità di valutare l’intero complesso aziendale, il Legislatore ha poi lasciato il professionista libero di scegliere il metodo ritenuto più opportuno. Questa scelta risiede nella natura stessa del processo valutativo: come infatti è ormai noto, non è possibile fissare, a priori, un metodo universale che consenta di fornire una rappresentazione uniforme delle varie fattispecie. Dovrà essere il valutatore, quindi, ad individuare il miglior metodo sulla base delle principali caratteristiche dell’azienda partecipata (dimensioni, settore, modello di business, caratteristiche, patrimonializzazione, andamento della performance, eccetera).