La casa mandante è tenuta a liquidare e versare le provvigioni maturate dall’agente/rapprasentante per gli affari da questi conclusi sulla base del mandato d’agenzia conferitogli. Dal punto di vista contabile la provvigione rappresenta per la casa preponente un costo d’esercizio che diventa deducibile fiscalmente nello stesso esercizio di competenza economica (se la casa mandante opera in regime di cassa, la provvigione pagata sarà deducibile secondo lo stesso principio). Oltre al costo della provvigione, è deducibile per la casa mandante anche la quota di contributo Enasarco a proprio carico. Sulle provvigioni da pagare all’agente, il preponente deve altresì trattenere la ritenuta d’acconto (salvo che l’agente non operi in regime di vantaggio o forfettario) e la ritenuta relativa alla quota di contributi Enasarco a carico dell’agente stesso. In questa fiscal, si vogliono analizzare gli aspetti pratici (sia sotto il profilo fiscale sia sotto il profilo contabile) di quanto appena riepilogato.
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Provvigioni passive agenti e rappresentanti (201 kB)
Provvigioni passive agenti e rappresentanti - Fisco e Contabilità n. 37 - 2016
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