Nella rivalutazione dei beni d’impresa spesso al contribuente viene rilasciata la possibilità di generare effetti solo ai fini civilistici e non ai fini fiscali. Tale rivalutazione pone un problema di fiscalità differita per le momentanee discrasie che vengono a generarsi tra valori fiscali e valori di bilancio. Nella sostanza, quando la rivalutazione è solo "civilistica" si genera una differenza temporanea tra questi e i minori valori fiscali, che è all'origine della rilevazione delle imposte differite.
In tal caso le imposte differite (Ires e Irap) sono computate a riduzione della riserva di rivalutazione. La bozza di principio contabile Oic 25 detta chiaramente il trattamento delle imposte nel caso di rivalutazione
Per sbloccare i contenuti,
Abbonati ora o acquistali singolarmente.
-
Rivalutazione e imposte differite (160 kB)
Rivalutazione e imposte differite - Fisco & Contabilità N. 26-2013
€ 5,00
(prezzi IVA esclusa)
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata