Le spese di manutenzione e riparazione seguono un diverso trattamento contabile e fiscale a seconda che siano relative a beni propri o a beni di terzi. Inoltre, è necessario distinguere le spese di manutenzione ordinaria da quelle di manutenzione straordinaria. Con la presente, vengono illustrati i principali aspetti relativi alla disciplina contabile e fiscale delle spese stesse.
Tale analisi rende necessario distinguere tra:
- spese di manutenzione su beni propri, distinguendo ulteriormente tra ordinarie e straordinarie;
- spese di manutenzione su beni di terzi, distinguendo, anche in questo caso, ulteriormente tra ordinarie e straordinarie;
Si segnala sin da ora, che le maggiori criticità si incontrano nell’individuazione di spese ordinarie e spese straordinarie.
Secondo le indicazioni fornite dall’Amministrazione Finanziaria, nel tempo, rientrano:
- tra le spese ordinarie, le spese di manutenzione e riparazione;
- tra le spese straordinarie, le spese di ampliamento, ammodernamento e riattivazione.
Ai fini fiscali:
1. per le spese di manutenzione su beni propri non portate ad incremento del costo del bene, si prevede una deducibilità fissata nel limite del 5% del costo di tutti i beni materiali ammortizzabili (così come risultante dal registro cespiti ammortizzabili all’inizio dell’esercizio).
2. per le spese di manutenzione su beni di terzi:
- in caso di iscrizione delle spese di manutenzione straordinaria tra le immobilizzazioni materiali e in assenza di autonoma funzionalità, la deducibilità dovrà avvenire in ossequio alla ordinaria procedura di ammortamento;
- in caso di iscrizione tra le immobilizzazioni immateriali, si applicherebbero le condizioni previste per gli oneri pluriennali dall’art. 108, co. 3, del Tuir.
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Spese di manutenzione (136 kB)
Spese di manutenzione - Fisco & Contabilità N. 45-2013
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