ASD nel mirino del Fisco

Con la Circolare n. 16/E del 28/04/2016, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha diramato le direttive concernenti, tra l’altro, i controlli da effettuare nel 2016 nei confronti degli enti non commerciali, Onlus e altri soggetti che, mossi da dinamiche diverse da quelle che regolano il mercato, costituiscono il cd. “Terzo settore”.
In tale contesto si inseriscono i controlli svolti nei confronti delle associazioni sportive dilettantistiche, che richiedono un approccio peculiare; di norma, detti enti si qualificano, infatti, per la presenza prevalente di attività (operazioni attive e passive) che ineriscono alla sfera istituzionale (sportiva dilettantistica) e che come tali sono prive di rilevanza fiscale, accanto cessioni o prestazioni rilevanti ai fini dell’Iva e dell’imposizione diretta.
Le prime fasi della verifica, pertanto, sono dirette a verificare l’effettivo esercizio dell’attività istituzionale (esercizio e promozione dello sport dilettantistico) indicata nell’atto costitutivo e nello statuto, nonché a “misurarne” la rilevanza sotto vari profili, compreso quello economico e finanziario.
All’esito di tali attività ispettive e accertative non mancano le contestazioni di violazioni alla normativa tributaria, più o meno gravi, contestazioni che, in taluni casi, arrivano a disconoscere la natura di “ente sportivo dilettantistico”, ovvero di “ente non commerciale”, con conseguente ripresa a tassazione di tutti gli incassi, a prescindere dalla sfera di riferimento, secondo le regole previste per gli enti commerciali in genere. È evidente, pertanto, come tale fase critica debba essere seguita sin dai primi istanti (possibilmente dall’accesso ispettivo, se eseguito) da un professionista esperto di questa specifica materia, in modo tale da bloccare sul nascere taluni “ragionamenti”, a volte fantasiosi, che il personale ispettivo potrebbe avanzare; fondamentale sarà, altresì, la successiva fase di difesa contro gli eventuali successivi atti di constatazione o impositivi, non trascurando il ricorso ai vari istituti deflativi del contenzioso.