Associazione in partecipazione - Parte 1

Con il presente lavoro si cercherà di offrire un quadro, per quanto possibile completo, sul “contratto di associazione in partecipazione”, ossia l’istituto negoziale mediante il quale un soggetto – l’associante – attribuisce ad altro soggetto – l’associato – una partecipazione agli utili della sua impresa o di uno o più affari, a fronte del corrispettivo di un determinato apporto. Oltre ad un’analisi dell’istituto in senso generale, sotto i vari profili interessanti l’operatore giuridico ed economico (ossia gli aspetti civilistici, fiscali, contributivi e assicurativi), si evidenzieranno gli elementi di differenziazione rispetto ad altre tipologie contrattuali che presentano tratti comuni con l’associazione in partecipazione, con particolare attenzione alla tematica del confine, labile e fumoso, esistente tra l’associazione in partecipazione con apporto di solo lavoro e il rapporto di lavoro subordinato con remunerazione proporzionata (anche in parte) agli utili dell’impresa. Sotto tale ultimo profilo saranno evidenziati i principi coniati dalla giurisprudenza, che hanno indotto, peraltro, lo stesso legislatore ad intervenire nell’ultimo decennio con l’introduzione di disposizioni antielusive, finalizzate a contrastare l’uso distorto e fraudolento di tale forma negoziale. La prima parte dell’approfondimento si soffermerà sulla disciplina civilistica (peraltro, assai scarna) del contratto in esame, dalla quale derivano gli elementi essenziali per analizzarne, successivamente, gli ulteriori profili di interesse.