3 giugno 2014

Associazione in partecipazione - Parte 3

Fiscal Approfondimento N. 25-2014

Il contratto di associazione in partecipazione con apporto di lavoro da parte dell’associato costituisce un istituto negoziale spesso utilizzato in modo distorto o fraudolento da parte delle imprese, al fine di ottenere manodopera a basso costo, eludendo, in tal modo, tutte quelle tutele riconosciute dalla legge e
dai contratti collettivi ai lavoratori subordinati.
Lo sfruttamento abusivo del negozio in argomento ha indotto la giurisprudenza di merito e di legittimità, sollecitata in relazione a casi concreti, ora dagli organi ispettivi, ora dagli stessi associati, a definire nel tempo indici di genuinità caratterizzanti il contratto stesso, prescindendo, se del caso, dall’autoqualificazione operata dalle parti; più di recente, tale situazione ha spinto anche il legislatore ad intervenire, anche sulla base dei criteri ermeneutici già sviluppati dalla predetta giurisprudenza, con l’introduzione e il successivo rafforzamento di una severa disciplina antielusiva.
Tanto premesso, nella terza parte dell’approfondimento sul contratto di associazione in partecipazione si cercherà di percorrere le varie fasi (tuttora in fase di completamento) in cui il predetto legislatore è intervenuto per riportare il contratto in esame nei giusti binari, secondo lo spirito della Legge originaria;
lo si farà analizzando i singoli interventi, evidenziando le specifiche motivazioni sottostanti alle scelte legislative operate.
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Associazione in partecipazione - Parte 3 - Fiscal Approfondimento N. 25-2014
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