Il pagamento delle somme iscritte a ruolo tramite compensazione dei crediti che l’impresa vanta nei confronti della P.A. per somme non ancora erogate o per lavori eseguiti dall’impresa contribuente, di cui la p.a. è in ritardo nei pagamenti, rappresenta uno strumento importante, in tempi di crisi di liquidità. Molto spesso, le imprese che si aggiudicano appalti di lavori pubblici o di forniture di beni e servizi, si trovano a dover attendere tempi molto lunghi per i pagamenti in corrispettivo delle prestazioni effettuate, incorrendo nel rischio di insolvenza. Paradossale appare, peraltro, la situazione in cui la stessa p.a. debitrice per fatture non pagate, attraverso lo strumento della riscossione coattiva a mezzo ruolo, impone il pagamento coattivo delle iscrizioni a ruolo all’impresa che, a sua volta, risulti creditrice. Questo strumento rappresenta, quindi, un metodo equo, di equilibrato bilanciamento degli interessi, atteso che se da un lato il ruolo di riscossione rappresenta un sistema veloce di recupero del credito da parte della P.A., dall’altro l’impresa non ha gli stessi strumenti per recuperare i propri crediti se non attraverso l’uso degli strumenti ordinari e nei tempi della giustizia ordinaria. Questo metodo di pagamento dei tributi iscritti a ruolo, che sostituisce l’uso del danaro, diviene indispensabile ed equo nel bilanciare i contrapposti punti di forza, che senza questa norma, risultavano sbilanciati in favore della P.A. rispetto al passato, si tratta di un metodo di pagamento, utilizzabile anche nelle definizioni agevolate.
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La compensazione dei crediti della P.A. con i debiti iscritti a ruolo (262 kB)
La compensazione dei crediti della P.A. con i debiti iscritti a ruolo - Focus n. 4 - 2020
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