La ritenuta d’acconto è stata introdotta dal D.P.R. n. 600 del 29 settembre 1973 e, per il funzionamento di detta ritenuta, occorre il coinvolgimento di due soggetti:
- il sostituto d’imposta, il quale eroga un reddito rientrante fra quelli espressamente previsti per legge quale controprestazione per il servizio ricevuto;
- il sostituito d’imposta, che ha fornito la prestazione su cui grava la ritenuta.
Lo scomputo delle ritenute d’acconto ha comportato spesso delle difficoltà operative al momento di redigere la dichiarazione dei redditi. Ciò, in quanto succedeva che lo sfasamento temporale che si veniva a creare tra il reddito, che veniva dichiarato in un determinato periodo d’imposta, e le ritenute operate su detto reddito, che spesso venivano versate in un periodo diverso, inducevano i contribuenti a commettere degli errori. Le nuove disposizioni, invece, dirimono ogni dubbio, in quanto, il contribuente, è messo nelle condizioni di scegliere il periodo di imposte dove imputare le ritenute subite.
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Ritenute d'acconto. Possibilità di giustificazione (196 kB)
Ritenute d'acconto. Possibilità di giustificazione - Fiscal Approfondimento n. 42 - 2017
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