Con sempre maggiore frequenza autorevoli, commentatori pongono in luce sulla stampa specializzata l’ormai ineludibile necessità di una profonda rivisitazione del vigente sistema sanzionatorio tributario, di natura sia amministrativa sia penale. Tale esigenza era stata già avvertita dall’esecutivo che, nell’ambito di un proprio disegno di legge recante “Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita”, aveva definito, all’art. 3, comma 9, i principi e i criteri direttivi cui la revisione del sistema sanzionatorio penale e amministrativo doveva ispirarsi.
Allo scopo di comprendere appieno le criticità che l’attuale sistema presenta, ritengo utile partire dall’esame dei principi generali che il Legislatore ha inteso richiamare nella definizione del vigente impianto sanzionatorio tributario per poi verificare nel dettaglio, in relazione ad alcune specifiche previsioni, quali sono i profili che hanno destato maggiori perplessità. Tale analisi - che sarà svolta in quattro distinti interventi – si concentrerà, nel presente articolo, sull’analisi delle previsioni sanzionatorio amministrative concernenti gli obblighi dichiarativi. Nel percorrere tale strada, cercherò di trarre indicazioni utili dalla prassi dell’Amministrazione Finanziaria e dalle più recenti pronunce della giurisprudenza di legittimità e di merito.
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Sanzioni tributarie amministrative e penali (180 kB)
Sanzioni tributarie amministrative e penali - Fiscal Approfondimento N. 23-2013
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