Scheda attività Agriturismo

Al fine di poter inquadrare la disciplina prevista per le attività di agriturismo è necessario richiamare la Legge Quadro 20 febbraio 2006, n. 96. È tuttavia bene sottolineare come le Regioni possano intervenire per regolare singoli aspetti, pur rimanendo nell’ambito di quella che è la disciplina generale. In linea di massima, nel descrivere i principali requisiti richiesti per l’avvio di una nuova attività di agriturismo, si deve necessariamente ricordare come l’attività debba necessariamente essere svolta attraverso l'utilizzazione di un’azienda agricola, e in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali. Non è pertanto sufficiente la mera proprietà o disponibilità di un fondo.
Con riferimento, invece, alla disciplina fiscale, il legislatore ha introdotto, con l’articolo 5, commi 1 e 2, della Legge n. 413/1991, un particolare regime per i soggetti che esercitano attività agrituristica che prevede:
- ai fini delle imposte dirette: determinazione forfettaria del reddito, applicando ai ricavi il coefficiente del 25%. Questo regime non può essere adottato dai soggetti Ires;
- ai fini Iva: una riduzione dell’imposta relativa alle operazioni imponibili in misura pari al 50% del suo ammontare, a titolo di detrazione forfetaria. Ai fini Iva, a differenza di quanto previsto per le
imposte dirette, non vi sono vincoli soggettivi.
Si ricorda, in ogni caso, che l’attività di agriturismo è produttrice di reddito d’impresa e non di reddito agrario.
A livello contabile, infine, va ricordato che risulta necessario tenere solamente i registri Iva, così come stabilito all’art. 18 ter D.P.R. 600/73.