Si avvicina la prima delle tre date di scadenza per la richiesta di riconoscimento delle condizioni di accesso alla c.d. Ape Sociale, di cui all’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge n. 232/2016 (legge di bilancio 2017) e ss.mm.ii., prorogata sino alla fine dell’anno dalla legge di Bilancio…
Importo
Il beneficio come noto, consiste in un'indennità a carico dello Stato erogata dall'Inps, entro determinati limiti di spesa, ai soggetti che siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all'estero, entro un importo massimo pari a 1.500 euro mensili. L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni), ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all'età per la vecchiaia.
Beneficiari
L’APE sociale può essere richiesta da
quattro categorie di lavoratori, ossia:
- persone con un'anzianità contributiva di almeno 30 anni, in stato di disoccupazione a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro o per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato (in quest'ultimo caso, occorre aver lavorato per almeno diciotto mesi nei tre anni precedenti) e che hanno concluso la prestazione per la disoccupazione loro spettante;
- persone con un'anzianità contributiva di almeno 30 anni, che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave o un parente o un affine di secondo grado convivente i cui genitori o il cui coniuge abbia più di settant'anni o siano anch'essi affetti da patologie invalidanti, o siano deceduti o mancanti;
- persone con un'anzianità contributiva di almeno 30 anni e con una capacità lavorativa ridotta di almeno il 74 per cento;
- lavoratori dipendenti con almeno 36 anni di anzianità contributiva che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette una o più professioni cd. gravose, di cui all’allegato 3 della legge n. 234/2021 (legge di Bilancio 2022).
Requisiti
Per ottenere l'indennità i soggetti sopra indicati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- età anagrafica almeno pari a 63 anni e 5 mesi;
- 30 anni di anzianità contributiva (32 per gli operai edili e 36 per i lavoratori che svolgono le attività cd. gravose);
- non essere titolari di alcuna pensione diretta.
Per le lavoratrici madri il requisito contributivo è ridotto di 12 mesi per ogni figlio nel limite massimo di due anni.
L'accesso al beneficio è inoltre subordinato alla cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all'estero.
Presentazione della domanda
Le domande, sia di riconoscimento delle condizioni per l'accesso, sia di accesso al beneficio, devono essere indirizzate alle sedi territoriali Inps di competenza e presentate in modalità telematica utilizzando i consueti canali istituzionali.
A riguardo, si richiama l’attenzione alle date di scadenza sopra indicate (31 marzo 2025, 15 luglio 2025 e, comunque, non oltre il 30 novembre 2025), poiché l’Inps dovrà valutare se le risorse finanziarie stanziate risultino sufficienti a copertura del beneficio rispetto al numero degli aventi diritto.
A tal fine, l’Istituto effettuerà il monitoraggio delle richieste sulla base della maggiore prossimità al requisito anagrafico di vecchiaia e, a parità di requisito, sulla base della data di presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni.
Le richieste, quindi, verranno prese in considerazione esclusivamente se, all'esito del monitoraggio delle domande presentate entro i termini suindicati, residueranno le necessarie risorse finanziarie.
Se accolta la richiesta di verifica, allora si potrà presentare la domanda per l’indennità.
Vuoi avere accesso a tutti i contenuti riservati e agli articoli di "Informa+"?