Il Jobs Act del lavoro autonomo, divenuto Legge dello Stato il 10 maggio scorso grazie all’approvazione in via definitiva dall’Aula del Senato, contiene importanti “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato". Tra queste particolarmente interessante risulta l’art. 7, che rende finalmente strutturale l'indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (DIS-COLL).
La menzionata prestazione, disciplinata dall’art. 15 del D.Lgs. n. 22/2015 (Titolo II “Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (DIS-COLL)”, era prevista in via sperimentale per gli eventi di disoccupazione involontaria verificatisi nel periodo “1° gennaio – 31 dicembre” del 2015. Successivamente è intervenuta la Legge di Stabilità 2016 (art. 1, co. 310 della L. n. 208/2015) che ha esteso l’indennità DIS-COLL anche per l’anno 2016 in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere “dal 1° gennaio 2016 e sino al 31 dicembre 2016”. Dopodiché la conversione del “Decreto Milleproroghe” (art. 3, co. 3-octies del D.L. n. 244/2016) aveva concesso ulteriori 6 mesi di vita all’indennità, ossia fino al 30 giugno di quest’anno.
Ora, grazie al Jobs Act degli autonomi la DIS-COLL è stata resa ufficialmente strutturale dal 1° luglio 2017. Vediamo dunque tutte le novità in merito.
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Il punto sulla DIS-COLL dopo il Jobs Act degli autonomi (192 kB)
Il punto sulla DIS-COLL dopo il Jobs Act degli autonomi - Focus Lavoro n. 20 - 2017
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