Nell’ambito del rapporto di lavoro non si configura il reato di maltrattamenti ex art. 572 cod. pen. se non ricorre il nesso di supremazia-soggezione psicologica che espone il lavoratore a situazioni assimilabili a quelle familiari. È quanto emerge dalla sentenza n. 26766/2016 della Sesta Sezione Penale della Cassazione, che ha annullato la condanna inflitta dai giudici di merito ai titolari (di fatto) di una tabaccheria per aver deriso e vilipeso un dipendente, anche in presenza dei clienti, così da minarne la sanità psichica.
Nel caso di specie la Suprema Corte ha ammesso la configurabilità di reati diversi da quello di maltrattamenti in famiglia, quali quelli di lesioni personali, di minaccia, di ingiuria e di violenza privata, eventualmente aggravati dall’abuso di relazioni d’ufficio o di prestazioni d’opera.
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Maltrattamenti contro il lavoratore. Reato (125 kB)
Maltrattamenti contro il lavoratore. Reato - Giustizia & Lavoro n. 8 - 2016
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