La minaccia di un male ingiusto, ove rivolta nei confronti di un lavoratore per costringerlo a rinunciare ai suoi diritti, integra il reato di estorsione in capo al Datore di lavoro, ed eventualmente anche in capo al consulente fiscale che abbia fornito un contributo, morale o materiale, alla realizzazione dell’illecito.
È quanto emerge dalla lettura di una recente sentenza della Corte di cassazione.
Indice argomenti
-
Premessa
-
Il caso: quietanza di pagamento fasulla
-
Il rinvio sull'eventuale aggravante
Per sbloccare i contenuti,
Abbonati ora o acquistali singolarmente.
-
Quietanze fasulle. Il consulente rischia la condanna per estorsione (208 kB)
Quietanze fasulle. Il consulente rischia la condanna per estorsione
€ 4,00
(prezzi IVA esclusa)
© FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata