20 giugno 2024

TBC: il prolungamento del comporto non opera quando è malato un familiare

La norma speciale tutela unicamente la malattia tubercolare del lavoratore stesso in vista della sua guarigione

GiusLavoro n. 24 - 2024

Autore: Paola Mauro
Il prolungamento del comporto, con obbligo di conservazione del posto per il periodo di sei mesi ai sensi dell'art. 10 della legge n. 419/1975, opera soltanto se è lo stesso lavoratore a essere affetto da tubercolosi e non anche, quindi, quando tale malattia riguarda un suo familiare. È quanto emerge dalla lettura di una recente ordinanza della Sezione lavoro della Corte di cassazione.

Indice argomenti

  • Premessa
  • Il caso: superamento del comporto per la quarantena
  • Corretta applicazione della specifica forma di comporto per la TBC
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  • Tubercolosi. Prolungamento del comporto (PDF) (198 kB)
Tubercolosi. Prolungamento del comporto
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