Il prolungamento del comporto, con obbligo di conservazione del posto per il periodo di sei mesi ai sensi dell'art. 10 della legge n. 419/1975, opera soltanto se è lo stesso lavoratore a essere affetto da tubercolosi e non anche, quindi, quando tale malattia riguarda un suo familiare. È quanto emerge dalla lettura di una recente ordinanza della Sezione lavoro della Corte di cassazione.
Indice argomenti
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Premessa
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Il caso: superamento del comporto per la quarantena
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Corretta applicazione della specifica forma di comporto per la TBC
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Tubercolosi. Prolungamento del comporto
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