Agevolazioni ex detenuti - Rieducazione e reintegrazione in società facilitata per gli ex detenuti. Infatti, è stato istituito un fondo di 30 milioni ad hoc per quelle imprese che decideranno di prendere nel proprio personale dipendente qualche soggetto che abbia avuto problemi con la giustizia. L’incentivo è previsto sotto forma di sgravi fiscali e contributivi per le imprese che assumono, per un periodo non inferiore a 30 giorni, lavoratori scarcerati. L’intervento, dunque, non è assimilabile al decreto svuotacarceri, ma si tratta di una conseguenza di provvedimenti degli ultimi mesi che hanno consentito di ridurre sensibilmente la popolazione carceraria, pur tra le tantissime proteste dell’opposizione – in particolare del Movimento 5 Stelle – che hanno visto nella misura del governo un nuovo provvedimento per togliere di galera molti pregiudicati o possibili criminali. La novità è stata introdotta da un D.M. firmato dal Guardasigilli Andrea Orlando, di concerto con i ministri dell’Economia e del Lavoro. “Questo provvedimento”, ha dichiarato Orlando, “è un tassello importante per l’attuazione del dettato costituzionale che assegna alla pena una funzione rieducativa. I detenuti che in carcere non svolgono alcuna attività hanno nel momento del loro ritorno nella società un altissimo tasso di recidiva: la media scende invece drasticamente per chi ha seguito percorsi iniziati all’interno del carcere e proseguiti all’esterno in misura alternativa”.
Credito d’imposta - Il credito di imposta mensile concesso alle imprese per ogni detenuto e internato assunto è di 700 euro per il 2013 e 520 euro dal 2014 fino all’adozione di un nuovo regolamento; mentre per i lavoratori semiliberi gli sgravi previsti sono di 350 euro per il 2013 e 300 euro dal 2014. Più nel dettaglio, gli sgravi fiscali (per uno stanziamento di circa 12 milioni di euro per il 2013 e 6 milioni di euro dal 2014) sono previsti per le imprese che svolgono attività di formazione a detenuti o internati finalizzata alla loro immediata assunzione o all’impiego professionale in attività lavorative gestite dall’Amministrazione penitenziaria. Quanto agli sgravi contributivi, invece, le aliquote complessive dovute per la retribuzione corrisposta a lavoratori detenuti vengono ridotte nella misura del 95% fino all’adozione di un nuovo decreto ministeriale per uno stanziamento di circa 8 milioni di euro per il 2013 e 4 milioni di euro dal 2014.
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