Premessa – A breve i datori di lavoro dovranno adeguarsi al nuovo sistema di comunicazione con l’INPS. Infatti, a partire dal prossimo mese i soggetti autorizzati al dialogo con l’Istituto previdenziale non potranno più usare il vecchio Pin per la trasmissione dell’Uniemens. É questo in sostanza l’avviso che compare alle aziende quando provano ad accedere ai servizi online dell’INPS.
La novità – In realtà, la novità trae origine dalla circolare n. 28/2011 in cui sono stati individuati i soggetti in grado di interloquire con l’INPS. Ora, dopo un lungo periodo transitorio, sta per entrare ufficialmente a regime il nuovo sistema di comunicazione, tant’è che la modifica è sfuggita a molte imprese, vedendosi negare l’accesso a diversi servizi (come il cassetto previdenziale, la variazione anagrafica, la comunicazione bidirezionale, ecc.).
I soggetti autorizzati – Al riguardo, è importante ricordare che le uniche categorie dei c.d. interlocutori privilegiati a comunicare con l’INPS sono: il datore di lavoro, i professionisti intermediari abilitati di cui all’art. 1, c. 1, della L. n. 12/1979 (consulenti del lavoro, dottori commercialisti ed esperti contabili, avvocati), i servizi o centri di assistenza fiscale istituiti dalle associazioni di categoria delle imprese artigiane e delle altre piccole imprese.
La funzionalità –Il nuovo sistema di comunicazione che permette all’INPS di riconoscere i nomi dei delegati ogni qualvolta si identificano con le specifiche credenziali attribuite, è resa possibile dalla funzionalità online “gestione deleghe”, la quale deve essere utilizzata nelle seguenti situazioni: delega all’intermediario abilitato; subdelega del datore di lavoro ad un dipendente; subdelega del professionista intermediario abilitato ad uno dei suoi dipendenti; delega a un’azienda del gruppo, individuato ai sensi dell’art. 2359 c.c.
I canali di comunicazioni –Al datore di lavoro è consentito scegliere fra tre diversi canali di comunicazione. La prima riguarda le aziende più strutturate che dovranno preliminarmente valutare mediante quale soggetto interno interloquire con l’INPS. Nel caso in cui optassero per la comunicazione diretta mediante il legale rappresentante, un volta ottenuto il Pin a nome di quest’ultimo, non dovranno effettuare ulteriori adempimenti. Per le aziende di dimensioni più ampie e complesse invece, è possibile avvalersi di un dirigente munito di delega/procura generale allo svolgimento dei servizi del personale o di un impiegato amministrativo subdelegato aziendale. Nel primo caso, il datore di lavoro deve presentare il modulo “SC72” all’INPS; mentre le aziende che intendono operare mediante un Pin attribuito a un impiegato, dovranno richiederlo con il modulo “SC62” e inserire la subdelega nell’apposita funzionalità online. Infine, abbiamo dei sistemi c.d. misti, in base al quale il datore di lavoro può sia delegare l’intermediario abilitato che richiedere l’attribuzione di un Pin intestato a un proprio impiegato.
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