28 agosto 2015

Sentenza 70/2015. Pensioni in aumento da settembre

Adeguata la cedola di settembre, alla luce della rivalutazione operata dalla sentenza n. 70/2015 della Corte Costituzionale

Autore: Redazione Fiscal Focus
Alla luce della sentenza n. 70/2015 della Corte Costituzione, che ha riconosciuto l’ormai famoso “Bonus Poletti” ai soggetti che si sono visti bloccare le pensioni nel biennio “2012-2013” dalla Manovra Salva-Italia (art. 24 co. 25 del D.L. n. 201/2011, convertito nella L. n. 214/2011), l’INPS ha elaborato a livello centrale tali posizioni per assicurare, a partire da settembre 2015, l’aumento mensile riconosciuto dal D.L. n. 65/2015, convertito nella L. n. 109/2015. In particolare, sono state ricostituite a livello centrale: le pensioni AGO e convenzioni internazionali dirette; le pensioni AGO e Convenzioni internazionali ai superstiti indirette ed infine le pensioni AGO e convenzioni internazionali di reversibilità con decorrenza fino a 12/2011 compreso. Inoltre, sono state elaborate sia le pensioni invariate sia le pensioni con conguaglio a debito o credito. Analogamente a quanto accade per le elaborazioni di rinnovo annuale delle pensioni, non è stato previsto lo scarto per i conguagli a debito di importo inferiore a 12 euro.
Sono state invece scartate posizioni per le quali il conguaglio a debito o credito risultava:
• maggiore di 400 euro, per le posizioni già trattate dalla procedura off line;
• maggiore di 800 euro, per le posizioni non trattate dalla procedura off line.
A darne notizia è stato l’INPS con il messaggio n. 5395/2015.
Bonus Poletti - L’una tantum (conosciuta meglio come “Bonus Poletti”) è rivolta esclusivamente ai pensionati italiani che nel biennio “2011-2012” hanno percepito trattamenti pensionistici compresi fra 3 e 6 volte il minimo, ossia tra “1.405,05 euro e 2.810,10 euro lordi” nel 2011 e tra “1.443,00 euro e 2.886,00 euro lordi” nel 2012.
Di conseguenza, chi ha ricevuto in quegli anni una pensione nei suddetti range, ha ricevuto lo scorso 1 agosto il “Bonus Poletti”.
La L. n. 109/2015, però, non si è soltanto limitata a corrispondere l’una tantum, ma ha ricostituito anche tutte le pensioni a partire da settembre 2015 in funzione degli aumenti previsti dalla legge.
In particolare, per il biennio “2014-2015”, vale a dire quando è entrato in vigore il meccanismo di rivalutazione previsto dal Governo Letta, la rivalutazione dei trattamenti pensionistici è pari all’8% (tra 3 e 4 volte il trattamento minimo), al 4% (tra 4 e 5 volte il trattamento minimo) e al 2% (tra 5 e 6 volte il trattamento minimo).
Pensioni non ricostituite - Non sono state ricostituite a livello centrale le pensioni i cui intestatari risultano titolari di assegno vitalizio per cariche elettive. Tali posizioni saranno elaborate dopo la comunicazione dei relativi importi da parte degli enti erogatori. Analogo discorso vale per: le pensioni dei fondi speciali; le pensioni delle gestioni pubbliche; le pensioni delle gestioni di spettacolo e sport e le pensioni ai superstiti di pensionato AGO e Convenzioni internazionali con decorrenza successiva a 12/2011.
Per tali posizioni si è provveduto a mettere in pagamento, anche sulla mensilità di settembre prossimo, l’importo già calcolato dalla procedura off line.
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