Premessa – In assenza di una specifica regolamentazione regionale in materia di tirocini formativi e di orientamento, è ancora valida la Legge Treu (art. 18 della L. n. 196/1997). Infatti, la sentenza della Consulta n. 287/2012 non ha espressamente dichiarato incostituzionale la suddetta legge. Il chiarimento arriva direttamente dal MLPS che ha partecipato al Forum Lavoro 2013 del 23 aprile scorso.
Manovra estiva-bis – Per far chiarezza sull’argomento bisogna tornare all’estate del 2011 dove la c.d. “manovra estiva-bis” (D.L. n. 138/2011, convertito nella L. n. 148/2011) all’art. 11, c.2 ha stabilito che in assenza di specifiche regolamentazioni regionali trovano applicazione, per quanto compatibili, l'art. 18 della Legge 196/1997 e il relativo regolamento di attuazione.
Il chiarimento ministeriale – Successivamente la Consulta, con la sentenza n. 287/2012, ha abrogato la suddetta disposizione, concedendo la competenza esclusiva delle Regioni in materia di tirocini. Tuttavia, il MLPS ha chiarito durante il Forum Lavoro 2013 che la Corte è intervenuta espressamente sull'art. 11 del D.L. 138/2011, non estendendo "automaticamente" tale effetto anche alla disposizione della L. n. 196/1997.
Precedente attività lavorativa – Importanti chiarimenti sono giunti anche in merito alle pregresse esperienze lavorative che impediscono lo svolgimento del tirocinio nella stessa azienda. Al riguardo, il MLPS ha chiaramente affermato che bisogna valutare caso per caso; in particolare, se c'è identità, possono evidenziarsi profili elusivi in quanto verrebbero meno le finalità proprie del tirocinio.
Imprese multilocalizzate - Infine, è stato chiesto se sia possibile regolare i rapporti sulla base della legislazione esistente nella regione in cui è presente la sede legale. A tal proposito, il Ministero del lavoro ha ricordato che in caso di imprese multilocalizzate, per l'attivazione dei contratti di apprendistato e per i tirocini formativi e di orientamento trova applicazione su tutto il territorio nazionale la sola regolamentazione della Regione dove l'impresa ha la propria sede legale. Anche se di recente le Regioni hanno voluto inserire una dichiarazione secondo cui le Regioni e Province autonome si impegnano a definire, con appositi accordi, disposizioni volte a tenere conto delle esigenze delle imprese multilocalizzate.
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