Dalle statistiche di EPO Patent Index – pubblicate nella giornata odierna – emerge che nel 2021 si è verificato un incremento del 6,5 % delle domande di brevetto presentate dall’Italia a European Patent Office.
Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati dalla pandemia Covid-19 e dalle conseguenze economiche/sociali ad essa correlate, tuttavia, il tasso di crescita è aumentato circa del doppio (+3,4% nel 2020) e si è confermato superiore alla crescita media del 2,7% che si è verificata nei 27 Paesi dell’UE. Basti pensare che nel corso del 2021 le aziende e gli inventori italiani hanno presentato a EPO ben 4919 domande di brevetto, la cifra più alta registrata fin ora.
In Italia il settore dei Trasporti è quello con il maggior numero di richieste di brevetto (400) mentre quello delle Misurazioni e del Medical Technology sono quelli con la crescita maggiore. Germania e Francia - i due Paesi europei che l’anno scorso avevano presentato più domande a EPO – non hanno registrato variazioni significative, contrariamente, le domande del Regno Unito sono diminuite del 1,2%. In totale, l’EPO ossia l’Ufficio Europeo dei Brevetti, rispetto ad un lieve calo nel 2020 (-0,7%) nel 2021 ha registrato un aumento del 4,5% con ben 188.600 domande presentate. Il numero di domande di brevetto è uno dei principali indicatori degli investimenti delle aziende in ricerca e sviluppo ed è aumentato in ben nove dei primi dieci settori tecnologici più brevettati.
Fameccanica, azienda di automazione e robotica, con 85 domande è la prima azienda italiana per numero di domande di brevetti presentate all’Epo. In testa alla classifica, si lascia alle spalle grandi colossi aziendali come Pirelli, Sapiem, Eni, Prysmian, Piaggio e Leonardo. In merito si evidenzia che grandi richiedenti come Stellantis, CNH Industrial NV o STMicroelectronics NV non sono comprese in questa classifica poiché sono registrati nei Paesi Bassi e non in Italia.
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