Si va verso la proroga al 30 giugno 2022 dello smart working anche per i lavoratori fragili. Tale proposta è stata avanzata dal Movimento 5 Stelle tramite un emendamento presentato alle commissioni Affari costituzionali, Affari sociali e lavoro.
Il 31 marzo è terminato lo stato di emergenza e, di conseguenza, migliaia di lavoratori fragili e vulnerabili - in quanto affetti da patologie pregresse - non potranno più avvalersi della possibilità di svolgere il proprio lavoro da remoto.
A tal proposito, le deputate e i deputati del Movimento 5 stelle, Roberta Alaimo, Celeste D’Arrando e Niccolò Invidia hanno firmato e presentato una serie di emendamenti al decreto Riaperture, per prorogare, appunto, tale possibilità sia nel settore pubblico che privato.
Nella menzionata nota viene evidenziato quanto la salvaguardia della salute dei soggetti fragili sia un obbligo e una priorità - soprattutto attualmente – alla luce dell’elevata circolazione del virus. Infine, è stata sottolineato come la misura dello smart working – introdotto dal Governo Conte II e, in seguito prorogata - ha consentito di proteggere la salute di numerose persone fragili, per le quali contrarre il Covid-19 sarebbe stato molto rischioso. Alla luce di quanto esposto, l’auspicio dei rappresentanti del M5S è che anche le altre forze politiche concordino su una misura finalizzata, appunto, a tutelare i soggetti più vulnerabili.
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