Forte preoccupazione per la tenuta dei bilanci familiari e delle imprese, interessati oggi da una significativa perdita di potere di acquisto e da una contrazione dei margini a causa della decisa ripresa dell’inflazione, è stata espressa oggi dal Consiglio nazionale dei commercialisti nel corso di un’audizione parlamentare sul Def (Documento di economia e finanza).
“Nel 2020 – hanno affermato i commercialisti – le misure di sostegno economico e finanziario adottate per fronteggiare la crisi pandemica hanno permesso di contenere i fallimenti delle imprese e le procedure di sovraindebitamento che interessavano le famiglie e le imprese non fallibili. Nel corso del 2021, si è lentamente ritornati ai valori pre-pandemici. Oggi rileviamo un deciso incremento delle sofferenze che non si è ancora tradotto nei numeri e nelle statistiche che rendicontano il fenomeno anche perché le misure di contenimento sono proseguite nel 2021 e in questa prima parte del 2022. È indubbio, però, che con il venir meno delle misure agevolative delle dilazioni di pagamento dei debiti tributari e contributivi il fenomeno tenderà ad esplodere nei prossimi mesi”.
“Ci auguriamo – hanno concluso – che le misure di sostegno possano proseguire finché sarà necessario e che, in particolare, possano essere concesse ulteriori forme di rateizzazione dei debiti tributari e contributivi a regime più ampie”.
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