12 aprile 2022
12 aprile 2022

Ore 11:30 - Documento di economia e finanza in aula alla camera il 20 aprile

ANSA

Il 20 aprile a partire dalle 09:00 l’aula della camera analizzerà il documento di economia e finanza, come deciso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

Mentre i commercialisti lanciano l’allarme: “è sempre più in crescita la pressione fiscale reale italiana, nel 2019 era al 48.2%, oggi si aggira al 49%, livello più alto di tutta l’Europa”.

Questa è la percentuale fornito dal CNDCEC, durante la riunione di ieri pomeriggio riservata al Def, svolta nelle commissioni di bilancio di Camera e Senato.

Secondo due ricercatori, Tommaso Di Nardo e Pasquale Saggese, della fondazione nazionale della categoria professionale, affermano come il sacrificio imposto a tutti i soggetti che operano nell’economia emersa, è nettamente superiore di quella ufficialmente riprodotto dall’Istat per tutta l’economia.

Nonostante, non vi sono dati ufficiali, i commercialisti affermano come all’aumentare delle pressioni fiscali è possibile dichiarare come, la pressione fiscale reale si sia innalzata di pari passo.

E ancora, secondo il Consiglio nazionale dei commercialisti, come rilevato dall’Istat, tenendo saldo la quota di economia sommerse all’11.3% del Pil nominale, la pressione fiscale reale nel 2021 ha toccato il 49% del Pil, collocando l’Italia al primo posto in Europa, nel 2020 invece, con l’introduzione di nuove misure per fronteggiare la crisi innalzata dalla pandemia da covid-19, hanno permesso di contenere i vari fallimenti delle imprese e di procedure di indebitamento.

Nel corso del 2021, si è tornati ai valori pre-pandemici e, ad oggi invece, si assiste ad un vero incremento delle sofferenze seppur non identificabili in dati numerici o statistici.

Infine, viene puntualizzato come nei prossimi mesi si assisterà ad una vera e propria esplosione di questo fenomeno a causa proprio di uno sgretolamento delle misure agevolative delle dilazioni di pagamento dei debiti tributari e contributivi.

L’auspicio, per i professionisti intervenuti in parlamento, è che tutte le misure di sostegno adottate, possano servire a qualcosa, e proseguire laddove fosse necessario salvaguardando i cittadini, i bilanci familiari e soprattutto le imprese, i quali hanno subito una significativa perdita di potere di acquisto e, una contrazione dei margini causato proprio dall’aumento dell’inflazione.
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