Una riunione subito dopo le festività per ragionare e riflettere sulle Borse europee.
Da una parte uno sguardo rivolto alla guerra in Ucraina, una situazione di stallo e incertezza mentre dall’altra parte uno sguardo rivolto agli Stati Uniti alle strategie per controllare l’inflazione.
Con il forte ostacolo dovuto alle vendite farmaceutiche e titoli di prima necessità, lo stoxx 600, l’indice d’area del vecchio continente, cede circa un punto percentuale.
Entriamo nello specifico nelle singole piazze:
Londra cede lo 0.15%, Milano 1.18%, Parigi 0.59% e Francoforte 0.49% con occhi rivolti a Banco Bmp con -4.35% e Stellantis con -4.2%, quest’ultima che ha interrotto la produzione in Russia.
Secondo alcune fonti autorevoli, Crédit Agricole, avrebbe presentato un’offerta di tipo non vincolante per la bancassicurazione che, sempre secondo alcune indiscrezioni, non dispiacerebbe nemmeno ad Axa.
Sarebbe di 163 punti lo spread tra Btp e Bund, rispetto ai 161 dell’avvio con una prestazione decennale italiano al 2.53% che da giugno 2019 sta raggiungendo man mano valori ben più alti.
Per quanto concerne la questione del gas invece si passa a 93 euro, “ favorito “ dalla guerra ma con il valore del petrolio stabile con wti a 107 dollari al barile evidenziando un - 0.96%.
In ultimo, con l’indice di Moex, l’1.4% ricadrebbe su Mosca, mentre per quanto riguarda i cambi, si chiarisce come il rublo è stabile a 80 sul dollaro e 86 sull’euro, quest’ultimo si apprezza a 1.08 sulla divisa americana.
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