Nel primo pomeriggio della giornata di oggi, è previsto il Consiglio dei Ministri per presentare gli aiuti per imprese e famiglie. Inoltre, si prosegue la strada di sostegno sulle bollette, riduzione delle accise sul carburante e rigassificatori ed impianti alternativi.
È previsto per oggi l’incontro tra sindacati e Governo concernente il decreto aiuti per imprese e famiglie, varato probabilmente nel primo pomeriggio ed illustrato successivamente dall’ex Presidente della BCE Mario Draghi in conferenza stampa.
Si tratterebbe, con probabilità di ritagliare ancora qualcosa fino alla giornata di domani, di un miliardo e mezzo in più.
Il primo giorno di maggio per il governo, a lavorare per aumentare la dote che dovrebbe passare a 7.5 miliardi rispetto ai 6 miliardi originari.
Incerto, l’intervento del cuneo fiscale, dove è molto forte il pressing del Pd e ancora, come proposta dei partiti vi sono due ipotesi: da una parte una tantum pari a 200 euro nella prossima busta paga o ancora, un irrobustimento della decontribuzione per i redditi fino a 35 mila euro, dello 0.8% come deciso nell’ultima strategia e costata 1.5 miliardi, quest’ultima, la manovra più reale visto l’impegno assunto precedentemente.
Per Confindustria e parti sociali, si tratterebbe di una cifra marginale e a tal proposito interviene anche Mariastella Gelmini, ministro degli Affari regionali, la quale afferma come l’intervento del cuneo fiscale possa essere rinviato in un secondo momento quando saranno a disposizione risorse più cospicue; infatti, il governo ha stanziato 20 miliardi di euro per fronteggiare la crisi energetica, in aumento con il conflitto russo-ucraino e, si è in attesa anche delle strategie dell’Ue se metterà in campo un Energy Recovery Fund.
Nel frattempo, però, il governo di Mario Draghi nel nuovo decreto aggiunge ulteriori strumenti, quali la realizzazione di rigassificatori galleggianti di oltre 12 miglia nautiche della costa in aggiunta anche di impianti fissi a terra.
Per le regioni, i presidenti nomineranno Commissioni straordinari per l’autorizzazione delle opere, in più si cerca di mitigare e semplificare il più possibile l’avvio di impianti per energie rinnovabili, eolici e fotovoltaici.
Ma non solo, si cerca di contrastare l’inflazione aiutando famiglie ed imprese e, oltre a ciò, si va verso una deroga per l’utilizzo del carbone in Italia senza rinunciare alla decarbonizzazione dopo l’emergenza.
Secondo alcune fonti, si parlerebbe di un nuovo bonus sociale per le bollette, in aggiunta alla riduzione di 30 centesimi delle accise e l’estensione del credito imposta per imprese energivore.
Infine, è previsto un fondo di 200 milioni di euro per quelle imprese costituite da forti interscambi per quelle aree coinvolte nella guerra e, 50 milioni in produzioni strategiche.
In conclusione, sono previsti aiuti per i lavoratori pendolari concernente abbonamenti ai servizi di trasporto.
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