Nonostante il rapporto tra debito pubblico e PIL abbia dimostrato una leggera diminuzione nel corso del 2021, continua a rappresentare un rischio per la sostenibilità fiscale, per il settore finanziario e per la crescita economica.
Ad affermarlo è il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovski.
Per tali ragioni, e non solo, il Patto di stabilità continua a rimanere sospeso e la clausola troverà la sua disapplicazione a partire dal 2024.
Difatti, il conflitto russo-ucraino e l’eccessivo incremento dei prezzi delle materie prime seguiti da un futuro incerto delle prospettive economiche, rappresentano dei motivi validi per creare una situazione di “protezione” generale attraverso la sospensione del Patto per un ulteriore anno.
Per l’Italia gli squilibri continuano a causa di una continua crescita del debito pubblico contrapposto alla diminuzione della produttività.
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